Si è tenuta il 31 gennaio a Borgo Carso (Latina), l’Assemblea dei Soci del Lazio, presieduta dal Presidente Regionale Giacomo Perrone, affiancato al tavolo dal Presidente Nazionale Raffaele Curcio, dal Vicepresidente Vicario Domenico Distante, dai Consiglieri Roberta Fraccaroli e Franco Masini, dal Segretario nazionale avv. Bloise.
E’ stato il Presidente Perrone ad introdurre i lavori, con una relazione vertente sulla situazione, particolarmente difficile, che il settore sta vivendo, sia a causa dei continui attacchi da parte dei media, dei Comuni e della politica, sia per il susseguirsi di disposizioni normative che non tengono minimamente conto della realtà della gestione.
Perrone ha evidenziato la contraddizione che c’è fra l’intento di ridurre la pressione del gioco sul sociale e il continuo proliferare di nuove proposte di gioco; una situazione in cui sono sempre le NewSlot a trovarsi al centro delle polemiche e ad essere maggiormente penalizzate. I gestori non sono più in grado di fare programmazione e vivono in uno stato di assoluta incertezza, dove i margini di guadagno si riducono sempre di più e dove manca, soprattutto, qualsiasi forma di tutela, da parte dei concessionari in primis, ma anche degli organismi istituzionali.
Purtroppo, ha sottolineato ancora Perrone, la situazione di caos in cui ci troviamo è alimentata anche dai divergenti interessi che animano la filiera, da cui conseguono provvedimenti quali il nuovo decreto tecnico comma 6A, che ci costringerà a sopportare ulteriori pesanti investimenti, andando altresì ad aggravare le condizioni di lavoro, senza che il problema dell’illegalità venga risolto in via definitiva.
Il Presidente Curcio ha condiviso gli aspetti chiave del discorso di Perrone, facendo innanzitutto presente che, trovandoci in clima di campagna elettorale, tutti i partiti politici promettono di intervenire per limitare il gioco e/o per aumentare il gettito derivante. Ma le affermazioni di facciata vanno poi a scontrarsi con le esigenze di bilancio, che hanno importanza rilevante.
Curcio ha però cercato anche di rasserenare gli animi, sottolineando che in diversi casi gli interventi fatti dalla Sapar hanno avuto, in diversi casi, riscontri positivi. A cominciare dal Decreto Balduzzi, ed in particolare la norma sulle distanze, che è stata ricondotta entro i margini della ragionevolezza.
D’altra parte, ha aggiunto Curcio, non si può negare che l’ampliamento delle installazioni conseguente riforma del contingentamento avvenuta nel 2011, sia stata eccessiva andando ben oltre le nostre richieste. E se a questo si aggiungono gli ancor più smodati parametri stabiliti per l’installazione delle Vlt, il quadro generale è diventato effettivamente critico.
A questo punto, ha proseguito il Presidente, è necessario aprire una riflessione all’interno dell’Associazione per elaborare proposte concrete e attendibili, anche se è scoraggiante notare che siamo noi gli unici a combattere in prima linea per difendere il settore. La revisione delle norme sul contingentamento è un passo importante, ma a suo avviso quello decisivo è di far si che ai Comuni venga destinato parte del gettito in essere, derivante dai giochi.
Sulla questione del decreto tecnico, Curcio ha riferito delle proposte avanzate dal tavolo interassociativo, affermando che alcune di esse sono state condivise dall’Amministrazione. Ora che il testo sta per essere pubblicato, i lavori riprenderanno per mettere a punto tutti i dettagli. L’introduzione dei nuovi apparecchi avverrà in maniera graduale e dovrebbe completarsi entro il 2016, con un meccanismo simile a quello che ha caratterizzato la transizione fra comma 6 e comma 6A. Il sistema di riconoscimento del giocatore sarà introdotto in una fase successiva – anche se questa può essere un’arma a doppio taglio, perché ci espone a nuovi attacchi da parte dell’opinione pubblica – mentre per quanto concerne l’apertura degli apparecchi, abbiamo ottenuto che i concessionari ci daranno un’autorizzazione valida per alcuni giorni, di modo che il gestore abbia la possibilità di organizzarsi.
In definitiva – ha detto Curcio – il punto chiave è avere delle garanzie sulla continuità del lavoro, perché affrontare il cambio degli apparecchi comporta investimenti onerosi.
La riunione è proseguita con l’analisi delle problematiche fiscali e dei controlli in corso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Insieme a Curcio, anche il Vicepresidente Distante ha dato il suo contributo per fare il punto della situazione e per dare dei consigli utili. E’ stato fatto anche cenno alla richiesta, fatta dalla Sapar, di riconoscere una forma contrattualistica fra gestore ed esercente, per avere più libertà nella assegnazione dei compensi.
L’avv.Bloise ha quindi fatto alcune sottolineature importanti. Attenzione ai cambi di titolarità dei locali, per evitare di avere a che fare con soggetti non iscritti. Poi, ha toccato il tema dei kit, annunciando che da parte dell’Aams è in uscita una circolare che dovrebbe andare a chiarire alcuni aspetti. Infine, ha ha fatto cenno alle novità introdotte dalla Legge di Stabilità in fatto di sanzioni: si raccomanda, in particolare, di non installare NewSlot nei CED e apparecchi tipo totem negli esercizi, perché le conseguenze sono gravissime.
Altri argomenti affrontati, il nuovo decreto comma 7 che dovrebbe vedere la luce in questi mesi, dopo le modifiche alla norma apportate dalla Legge di Stabilità stessa, e della tracciabilità dei flussi finanziari; su quest’ultimo è stato detto che il dibattito è ancora e che anche qualora dovesse passare la linea di non lasciare i soldi nel locale ma di operare tramite bonifico, da parte dell’Aams dovrà esserci l’impegno di imporre a tutti i concessionari il rispetto di tale procedura.