Martedì 5 febbraio è stata adottata dalla Commissione Europea la quarta direttiva anti-riciclaggio, pubblicata come progetto preliminare e attualmente in attesa della stesura definitiva che apporterà solo minimi aggiustamenti formali.
Come l’Euromat aveva già previsto, la Commissione propone di ampliare il campo di applicazione della direttiva, che oggi riguarda solo i casinò, a tutti "i fornitori di servizi di gioco d’azzardo" dove con questa definizione si intende "qualsiasi servizio che implichi una posta pecuniaria in giochi di sorte, ivi compresi quelli con un elemento di abilità come le lotterie, giochi di casinò, giochi di poker e le scommesse, che vengano forniti con qualsiasi mezzo che sia luogo fisico, a distanza, per via elettronica o qualsiasi altra tecnologia per facilitare la comunicazione, o su richiesta individuale di un destinatario di servizi "(art. 3 (10))
Nel dettaglio, questi i punti particolarmente rilevanti:
– "L’utilizzo del settore gioco d’azzardo per il riciclaggio dei proventi di attività criminose è preoccupante. Al fine di mitigare i rischi e per fornire la parità tra i fornitori di servizi di gioco deve essere previsto l’obbligo per tutti i fornitori di servizi di gioco d’azzardo di condurre una verifica del cliente per operazioni singole di EUR 2 000 o più. Gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione l’applicazione di questa soglia per il prelievo delle vincite, nonché per la posta in palio. I fornitori di servizi di gioco d’azzardo con i locali fisici (ad esempio, i casinò e le sale gioco) dovrebbero garantire che l’adeguata verifica della clientela, effettuata all’entrata nei locali, sia collegata alle operazioni effettuate dal suddetto cliente in tali locali".
– "All’atto della registrazione o dell’autorizzazione di un ufficio di cambio valuta, un servizio di fiducia e fornitore di società o di un fornitore di servizi di gioco d’azzardo a livello nazionale, le autorità competenti dovrebbero assicurare che le persone che dirigono effettivamente l’attività di tali enti ed i proprietari effettivi di tali entità sono persone fisiche esistenti. I criteri per determinare se una persona è esistente e ONOREVOLE dovrebbero essere stabiliti in conformità con il diritto nazionale. Come minimo, tali criteri dovrebbero riflettere la necessità di tutelare tali soggetti dall’essere sfruttati dai loro direttori o titolari economici per scopi criminosi".
L’Euromat, di cui fa parte anche la Sapar, sta lavorando per cercare di mitigare gli aspetti più ostici.