Dopo mesi e mesi di stampa contraria, di continue accuse e dita puntate contro i gestori di slot machine e le slot stesse, segnaliamo che finalmente una testata nazionale ha dato voce ai gestori, facendo emergere pratiche quantomeno dubbie messe in atto dalla concorrenza, nello specifico in Lombardia.
Il quotidiano La Stampa di ieri 25 febbraio, riporta infatti dell’esposto presentato all’autorità Garante della Concorrenza, da parte di “una ventina di piccoli imprenditori e gestori di bar milanesi e lombardi cui però, giorno dopo giorno si stanno unendo altri esercenti per quella che sta diventando una vera e propria “class action”. Vale a dire l’azione collettiva di un gruppo di soggetti appartenenti alla stessa classe (in questo caso gestori) che chiedono la risoluzione di un problema comune.
Il problema è rappresentato in questo caso dall’annosa questione dei contratti che aziende concorrenti propongono agli esercenti e che prevedono la risoluzione di precedenti contratti già stipulati con altri soggetti. Una vera e propria “forzatura del mercato” come la definisce lo stesso quotidiano che riporta, direttamente dall’esposto, di una pressione esercitata “con minacce che si sostanziano in una vera e propria estorsione, in quanto l’esercente non è in grado di prendere liberamente la propria decisione”. Una questione sicuramente delicata e di cui si attendono gli sviluppi.
“E’ importante che finalmente si dia voce anche alla nostra categoria” ha dichiarato in merito il presidente Curcio “che soprattutto tramite la nostra Associazione Sapar è da sempre a favore della legalità e della concorrenza leale, ma che, troppo spesso, paga le colpe della minoranza disonesta. Non solo, ultimamente stiamo vivendo con una campagna stampa ferocemente contraria alle slot machine quando, è importante ribadirlo, si tratta di apparecchi tra i più controllati e tassati e quindi molto più sicuri rispetto alle tante altre forme di gioco al momento sul mercato”.