Giovedì scorso si è tenuta presso l’hotel Interporto di Rivalta (Torino) l’assemblea dei soci Sapar della regione Piemonte/Valle d’Aosta.
Dopo un breve discorso introduttivo e di saluto da parte del Presidente della Delegazione Angelo Bosio, la parola è passata al Presidente Nazionale Raffaele Curcio, che ha toccato innanzitutto la questione inerente i sempre più massicci e feroci attacchi della stampa contro il settore, rispetto alla quale la Presidenza ha deciso di reagire non solo attraverso le usuali comunicazioni di rettifica inviate alle testate responsabili, ma anche tramite l’organizzazione di una conferenza stampa a Roma, che sarà indetta in tempi brevi; in proposito, Curcio ha esortato i soci a garantire la propria partecipazione.
Il massimo esponente Sapar si è soffermato, successivamente, sulla problematica dei regolamenti comunali che tendono a limitare in maniera fortemente restrittiva l’attività di raccolta con gli apparecchi per il gioco lecito. L’ultimo, in senso cronologico, è quello emanato dal Comune di Genova: l’Ufficio di Presidenza è già al lavoro per verificare la possibilità di impugnarlo nelle sedi competenti e di reperire uno studio legale che abbia i requisiti necessari per portare avanti il ricorso.
Resta il fatto – ha sottolineato Curcio – che fino a quando lo Stato non deciderà di devolvere parte del gettito derivante dei giochi alle amministrazioni locali, la serrata contro gli apparecchi sarà sempre più dirompente e difficile da arginare.
Per quanto riguarda le attività di accertamento della Agenzia delle Entrate, preso atto che esse proseguiranno per gli anni successivi al 2007, il Presidente ha confermato la disponibilità della Segreteria Nazionale ad esaminare le pratiche che saranno sottoposte dai soci, avendo attivato un canale di confronto diretto con l’Agenzia stessa.
Altro tema ampiamente dibattuto in assemblea è stato quello del nuovo decreto tecnico comma 6A. Curcio ha comunicato che al momento si trova in una fase di stallo ed è difficile prevedere quando si arriverà alla sua pubblicazione. A bloccare l’iter è intervenuto, infatti, un problema burocratico di assoluto rilievo: come è noto, l’atto deve essere firmato anche dal Capo della Polizia, ma dopo il decesso di Manganelli il sostituto non è ancora stato nominato e di questo deve occuparsene direttamente il Capo dello Stato.
Comunque la discussione su taluni punti del decreto è ancora aperta, e il tavolo tecnico costituito dalle associazioni per elaborare delle proposte che tutelino gli interessi degli operatori di settore sta proseguendo il proprio lavoro. In merito, il Presidente Sapar ha informato i soci dei più recenti sviluppi.
Sicuramente ad effetto più immediato, e di particolare rilevanza per i gestori, è la disposizione inserita nel nuovo schema di convenzione per la quale le manutenzioni degli apparecchi dovranno essere svolte al massimo entro 30 giorni e che per ogni giorno di ritardo sarà applicata una penale i cui responsabili sono sì i concessionari, ma questi hanno poi diritto di rivalsa nei nostri riguardi. Pertanto, in questi giorni la Sapar invierà ai costruttori, ai concessionari ed all’Aams una lettera per chiedere chiarimenti; la Segreteria metterà a disposizione anche una richiesta di chiarimento per permettere al singolo socio, qualora volesse, di inviarla personalmente al costruttore di riferimento.
In riunione, si è parlato inoltre del rinnovo della convenzione assicurativa con le Generali, della tracciabilità dei flussi finanziari e del caso Bplus, temi ai quali il Presidente ha dato ampia risposta.
La riunione, svoltasi in un clima piacevole, si è concluso con un bel momento di vita associativa, grazie al riconoscimento che la Delegazione Piemonte ha consegnato a Eugenio Fiabane per l’impegno ed il proficuo lavoro svolto in tanti anni a sostegno della Sapar e dei soci della regione.