Per quanto sia stato difficile e sofferto, soprattutto a causa della incalzante crisi economica e dei sempre più massicci attacchi mediatici, il 2013 è stato un anno importante per la categoria e per la Sapar, che è stata impegnata in prima fila, e senza un attimo di tregua, per il raggiungimento degli obiettivi che si erano posti sia sul fronte esterno che su quello prettamente associativo.
In molti casi, l’esito della nostra attività sarà valutabile solo nel medio-lungo periodo. Quel che mi conforta è aver incontrato, da parte dei Soci, il sostegno morale necessario per continuare a rivendicare in tutte le sedi il diritto che i gestori hanno di esistere e di ottenere condizioni di lavoro migliori di quelle attuali.
Certo è che nel clima di ostilità che ci circonda – dovuto per lo più alle campagne condotte a tutti i livelli per distruggere il nostro settore – è impresa ardua quella di riportare i toni della discussione entro margini ragionevoli. L’ultima dimostrazione è data dalle spropositate reazioni all’emendamento sui giochi al Decreto Salva-Roma, che sono il sintomo di una totale mancanza di informazione e conoscenza delle dinamiche di settore, che ho più volte denunciato in tutte le sedi.
Se l’obiettivo è quello di distruggere un comparto economico che lavora nel rispetto delle regole, produce occupazione e gettito erariale, e soprattutto sottrae progressivamente terreno alle organizzazioni criminose dedite al gioco illegale, che non ha alcuna forma di controllo e pregiudica seriamente l’ordine e la salute pubblica, significa che nelle aule parlamentari non vi è più obiettività e lucidità di valutazione. Punire solo gli apparecchi da gioco, senza un confronto con le parti coinvolte su una revisione organica di tutto il comparto, provoca soltanto effetti negativi. E di questo ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.
Ciò non toglie che personalmente, l’Ufficio di Presidenza e il Consiglio Direttivo, essendo fermamente convinti della bontà delle nostre rivendicazioni e, ancor di più, avendo a cuore le sorti di ogni singolo gestore, anche il più piccolo e meno significativo, continuiamo a credere che la nostra voce riuscirà a toccare le corde delle istituzioni.
Ora più che mai, però, è necessario dar prova di compattezza, coraggio e fermezza. Le sfide che ci attendono nel 2014 sono enormi e decisive per il nostro futuro, basti pensare soltanto alla Delega Fiscale, all’arrivo delle Awp di terza generazione e alla riforma del settore amusement.
Pertanto, concludo con l’auspicio, che è anche una certezza, che da parte di tutti vi sia lo spirito di mettere sullo stesso piano gli interessi personali e quelli associativi, accantonando diatribe e incomprensioni, e la volontà di impegnarsi maggiormente per il raggiungimento del bene comune.
Nel ringraziare tutti quelli che hanno offerto il proprio contributo alla causa dell’Associazione e le imprese che ci hanno dato fiducia, auguro a tutti voi che il nuovo anno porti maggiore serenità e benessere.