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Tar Liguria: parzialmente accolti i ricorsi supportati da Sapar contro il regolamento di Genova

07/02/2014

Il TAR Liguria ha accolto parzialmente due ricorsi proposti da una serie di operatori (esercenti, gestori, titolari sala bingo, concessionari scommesse, ecc.) nel comune di Genova,  con il supporto della Sapar, contro il Comune, per l’annullamento del regolamento “sale da gioco e giochi leciti” approvato nell’aprile 2013. 

In particolare, di tale provvedimento è stata annullata la parte inerente l’imposizione degli orari di apertura e di chiusura serale dell’attività, in quanto il potere di regolazione degli orari deve essere esercitato per far fronte alla necessità di “armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti”, alle quali sono estranee le finalità di lotta alla ludopatia perseguita dal regolamento comunale in oggetto.

Per quanto concerne invece il secondo motivo di ricorso, il giudice amministrativo ha accolto l’istanza di annullamento all’art.8 comma 2 che prevedeva, anche per le attività già esercitate sulla base di precedenti autorizzazioni ex art.86 e 88 Tulps, la necessità di conseguire il rilascio di uno specifico ed ulteriore titolo autorizzatorio.

Tutte le altre censure avanzate dai ricorrenti non sono state accolte, così come le eccezioni di legittimità costituzionale della Legge Regione Liguria n. 17/2012, mentre in merito l’invocata illegittimità  costituzionale della “chiamata in sussidiarietà” dello Stato operata con il decreto Balduzzi il Tar non si è espresso.

Pertanto, la Sapar sta ora verificando le modalità dell’impugnativa della decisione del Tar Liguria presso il Consiglio di Stato, nel primario interesse dei gestori degli apparecchi per il gioco lecito e da intrattenimento, che si vedono ingiustamente vincolati nell’esercizio della propria attività economica da un regolamento che va ben oltre i limiti che i sindaci hanno nel disciplinare l’offerta di gioco pubblico.

 

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