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Le iniziative Sapar per il sociale

06/06/2014

La Sapar, nata proprio dalla volontà dei gestori di unirsi per il comune interesse, si trova quasi subito a mettere alla prova questo spirito corporativo e di collaborazione.

Nella seconda metà degli anni Sessanta, l’Italia viene infatti scossa da una serie di calamità naturali che mettono a dura prova i cittadini di diverse regioni d’Italia.

Proprio nel 1967 si verifica l’ormai storica alluvione di Firenze. Alle immagini, note a tutti, dei volontari arrivati da tutta Italia che tirano fuori dal fango opere d’arte e libri, si affiancano le tante iniziative rimaste più nascoste, come la sottoscrizione che la Sapar apre a sostegno degli operatori toscani. Per alcuni di loro l’alluvione ha significato la perdita dell’intero parco macchine.

In quel caso, la generosa risposta data dagli Associati è così massiccia e apprezzata che, quando nel 1968 il terremoto mette in ginocchio il Belice, sono proprio i gestori toscani i primi a partecipare alla nuova sottoscrizione.

 

L’esperienza si ripeterà nel 1970 con la tristemente famosa alluvione di Genova e nel 1981 quando ad essere messa in ginocchio dal terremoto fu l’Irpinia.
Le iniziative di solidarietà dell’Associazione non si fermano al solo settore dell’Automatico. Nel 1981 la Sapar decide di portare il proprio contributo alla grande battaglia contro il male del secolo: il cancro.

A questo fine acquista e dona due pompe per infusione venosa all’Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori.

Nel 1992, precisamente il 13 gennaio, gli allora Presidente e vicepresidente dell’Associazione Luca Ferrari, nonché esponenti di rilievo della Sapar, inaugurano a S. Pedro di Laguna a Manila (Filippine)  la Luca Ferrari Children’s Clinic, ospedale pediatrico donato all’Ordine delle Suore Orsoline di Somasca.

Anche in quella occasione l’Associazione Sapar partecipa con un importante contributo.
Dal 7 al 9 aprile 1995 a Roma, presso l’Accademia di Valentino a Piazza di Spagna, si svolge la manifestazione “i bambini per i bambini” a favore di piccoli malati di Aids.

 

Tra le tante iniziative, viene allestita anche una sala giochi curata da Marzio e Andrea Bonaccorsi.
  Il 6 aprile del 2009 è ancora un terremoto a sconvolgere l’Italia, questa volta l’Abruzzo. Il 2 luglio dello stesso anno, presso il Comando della Polizia Stradale di Avezzano, il Presidente Dalla Pria consegna nelle mani della Dottoressa Maria Teresa Letta – responsabile della Croce Rossa Abruzzo – il contributo raccolto con la sottoscrizione Sapar.
Nel 2010, l’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemia i Linfomi e il Mieloma –  è presente a Rimini presso lo stand Sapar per la tradizione vendita delle Uova di Pasqua
  Nel 2012, in seguito al terribile terremoto in Emilia Romagna, la Sapar devolve quanto raccolto con la sottoscrizione dedicata alla Regione Emilia come fondo per la ricostruzione.  

Nel 2012 è stata ospite all’Enada Primavera la  Amref, Associazione sanitaria africana la Onlus da sempre impegnata in Africa  per portare acqua, salute e scolarizzazione.

(vedi Automat 3-4/2012)

Grazie alla collaborazione della azienda Impronta Designers, è stato esposto l’imbuto gravitazionale creato allo scopo di dimostrare il funzionamento del sistema gravitazionale, attraverso l’inserimento di una moneta. Tutte le monete raccolte negli imbuti – che non a caso hanno la forma di un pozzo – finanziano i progetti Amref per i pozzi in Kenya.

Nel 2013, in occasione dell’Enada di Roma, si è deciso di concedere uno spazio gratuito alla Onlus
Save the Children

Da allora l’Associazione Nazionale Sapar è Socio Sostenitore.

 

A fare grande la Sapar, come accade nelle Associazioni, sono quindi le stesse aziende che la compongono,
in gran parte impegnate in prima linea nel sociale e nella beneficenza, con iniziative
che troppo spesso rimangono confinate nelle aree strettamente interessate.

Con questa sezione dedicata vogliamo dare risalto a questo aspetto della loro attività,
invitando le aziende Associate a segnalarci  le iniziative di cui si rendono protagoniste.

La Umbria Giochi, del vicepresidente Nazionale Luca Patoia, negli anni si è distinta per il sostegno dell’infanzia, dimostrando di avere a cuore il benessere e il sorriso non solo dei bambini che entrano in sala giochi, ma anche quelli meno fortunati.

Da sempre sostengono le iniziative promosse dall’Istituto Salesiano Don Bosco di Perugia e si sono attivati per raccogliere fondi in seguito alla tragedia avvenuta nella scuola di Beslan (2004), e per il dopo terremoto in Abruzzo del 2009

Non solo, nel 2002 hanno ospitato i bambini di Chernobyl che hanno vissuto una giornata in sala giochi e hanno potuto incontrare il Papa personalmente.

 

 

Un’esperienza davvero indimenticabile. (Leggi a questo proposito Automat 1-2/2002.

Nel 2006 la Umbria Giochi ha offerto il proprio contributo all’Associazione ‘’comitato per la vita Daniele Chianelli’’.

Con questa iniziativa è stata possibile la realizzazione di una sala ludica per bambini presso l’ospedale oncologico di Perugia contro le malattie leucemiche.

Nel 2007 di nuovo il sostegno è andato alla Croce Rossa di Perugia.

 

 

Una nuovissima autoambulanza è stata acquistata grazie alla ditta perugina.

 Più recentemente, nel 2011, la lodevole iniziativa “Un pozzo di vita” in collaborazione con Amref per portare acqua ed educazione in Kenya

Anche tramite l’installazione degli imbuti gravitazionali nelle sale giochi della catena (vedi) sopra si è raccolto il denaro per l’Africa

 

 

 


 

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