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DISEGNO DI LEGGE REGIONALE SUL GIOCO IN VALLE D’AOSTA: SAPAR CHIEDE UN’AUDIZIONE

By 31/07/2014Marzo 15th, 2019No Comments

DISEGNO DI LEGGE REGIONALE SUL GIOCO IN VALLE D’AOSTA, SAPAR CHIEDE UN’AUDIZIONE
IL SEGRETARIO BIANCA: «ASCOLTARE LE PROPOSTE DI CHI LAVORA OGNI GIORNO SUL TERRITORIO»

L’Associazione Nazionale Sapar chiederà un’audizione al Consiglio Regionale della Regione Valle d’Aosta in modo da poter esprimere le proprie impressioni e proposte sui provvedimenti legislativi in lavorazione che riguardano il contrasto al gioco d’azzardo patologico. «È giusto ascoltare le richieste delle associazioni che si occupano di contrasto alla ludopatia, ma riteniamo che il legislatore debba dialogare anche con le aziende del settore, che creano occupazione e operano tutti i giorni sul territorio», dice Corrado Luca Bianca, segretario nazionale Sapar, che riunisce sotto la sua sigla 1.500 tra gestori e produttori di macchine da gioco. «Lo diciamo da tempo: non è con il proibizionismo e ostacolando il gioco legale che si risolve il problema del gioco d’azzardo patologico – continua Bianca -, anzi si rischia di favorire il proliferare di sistemi illegali come CTD, totalmente fuori dal controllo dello Stato e senza alcuna garanzia per i soggetti deboli. Servono maggiore informazione e campagne educative. Sapar, nel tempo, ha proposto misure concrete come la formazione specifica del personale di sale ed esercizi che ospitano macchine da gioco, il divieto di pubblicità sui giochi e riservare l’aumento dello 0,30 per cento del Preu, che scatterà dal 2015, alle amministrazioni locali per la lotta al GAP».


D’accordo Angelo Bosio, presidente della delegazione Sapar Piemonte/Valle d’Aosta, che pone l’accento sulle difficoltà per le aziende provocate dalle ordinanze e leggi anti-slot locali: «Le regole possono cambiare completamente da un comune all’altro all’interno della stessa regione e per le aziende gestire questa situazione non è facile: confusione e incertezza si sommano a una crisi che continua a farsi sentire. Auspichiamo che la Regione Valle d’Aosta sia disponibile al dialogo con gli operatori del settore».

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