«La giunta della Regione Piemonte vuole premiare i gestori degli esercizi pubblici che rinunciano agli apparecchi da gioco con la diminuzione dello 0,92 per cento dell’IRAP e penalizzare quelli che li mantengono con un aumento della stessa entità. Mi sembra che, ancora una volta, l’approccio degli enti territoriali sia sbagliato e punti semplicemente a punire chi lavora nel rispetto delle regole e delle leggi fissate dallo Stato e risponde a rigidi controlli. Mi chiedo: per gli operatori che promuovono gioco illegale, per esempio i centri di trasmissione dati e i totem, quale tassa aumenterà la Regione Piemonte?». È il commento di Raffaele Curcio, presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, che rappresenta oltre 1.500 tra gestori e produttori di macchine da intrattenimento, alla notizia delle nuove regole sulle newslot previste dalla Regione Piemonte guidata da Sergio Chiamparino. «Continuiamo a cercare un dialogo con gli amministratori locali, ma non c’è la volontà di sentire le proposte degli operatori del settore – continua Curcio -. Se le regole valgono per tutti, perché non aumentare l’Irap anche a chi continuerà a offrire nel proprio locale tutte le altre forme di gioco come gratta e vinci o scommesse? Siamo convinti che sia necessaria una riorganizzazione da parte del Parlamento che riveda le regole di tutti i giochi, e speriamo che questo momento arrivi con la Delega Fiscale. Da una parte, assistiamo a questo accanimento verso le newslot, e dall’altra al proliferare di forme di gioco ben più aggressive e, spesso, illegali».