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LATINA, INCONTRO AL COMUNE

By 24/10/2014Marzo 15th, 2019No Comments

 LATINA, INCONTRO AL COMUNE PER PARLARE DI GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO. SAPAR PRESENTE

PERRONE: "CONFRONTO CIVILE E COSTRUTTIVO. AVVIATO UN PERCORSO CON ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI"
 

Aprire un dialogo e un confronto costruttivo sul tema del gioco d’azzardo patologico, e provare a iniziare un percorso comune con associazioni di consumatori e amministrazione locale alla ricerca di soluzioni realmente efficaci per risolvere il problema. È con questo obiettivo che oggi, 24 ottobre 2014, l’Associazione Nazionale Sezione Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative (Sapar) ha partecipato all’incontro “L’azzardo comincia con/come un gioco… scommetti su di te” che si è tenuto al Comune di Latina alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive, Commercio, Artigianato e Industria, Orlando Angelo Tripodi, e dei rappresentanti dell’associazione dei consumatori Assoutenti. Per la Sapar hanno partecipato il presidente della delegazione del Lazio, Giacomo Perrone, il consigliere Roberta Fraccaroli e il segretario nazionale Corrado Luca Bianca.


Si è subito aperto un dibattito civile e costruttivo sul tema della ludopatia al termine del quale è nato un impegno a istituire un tavolo di confronto permanente che avrà come obiettivo quello di trovare soluzioni condivise per contrastare la ludopatia nel territorio di Latina. «Il problema del gioco d’azzardo patologico impone una riflessione, noi gestori ne siamo consapevoli e vogliamo fare la nostra parte, con iniziative che migliorino l’educazione al consumo dei cittadini. Abbiamo dato la massima disponibilità a collaborare. Queste soluzioni si possono trovare senza mettere a rischio le aziende del gioco legale, che creano occupazione sul territorio e assicurano risorse preziose allo Stato», ha dichiarato Giacomo Perrone. «Il proibizionismo non risolve il problema della ludopatia, anzi lo aggrava –  ha concluso Perrone -: il gioco continuerà a esistere nonostante i divieti, ma passerà dal controllo dello Stato alla totale clandestinità e illegalità. Bisogna opporsi a quello che ormai è più di un rischio, visto il proliferare dei sistemi illegali».

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