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SAPAR A TUTELA DELLA LIBERA IMPRESA

28/01/2015

 SAPAR A TUTELA DELLA LIBERA IMPRESA, RIUNIONI E INCONTRI SU TUTTO IL TERRITORIO

 

L’Associazione Sapar, al fine di tutelare e difendere il diritto di fare libera impresa, ha organizzato assemblee e incontri in tutte le regioni italiane, per illustrare agli operatori del settore la situazione quanto mai critica che sta sconvolgendo il comparto giochi.

“Il mio timore, che sta diventando certezza, è che la conseguenza immediata che deriverà dalla eventuale attuazione delle norme contenute nella Legge di  Stabilità 2015 – ha dichiarato il presidente Raffaele Curcio -, sarà la cancellazione delle oltre 5000 aziende di gestione, sacrificate sull’altare di poche lobby. 

In particolare le  stesse norme introdotte sono state definite nel testo un’anticipazione della Delega Fiscale ma non perseguono nessuno dei principi che sono contenuti nella Delega stessa, come quella che cita “la revisione degli aggi e compensi spettanti ai  concessionari  e agli altri operatori secondo un criterio di progressività legata  ai volumi di raccolta delle giocate”, completamente disattesa.

“Gli incontri quindi – ha proseguito Curcio – sono un’occasione per illustrare il percorso politico che la Sapar sta seguendo , avviando rapporti interlocutori con diversi membri delle Istituzioni, al fine di tutelare il più possibile gli operatori del settore gioco, vittime di una norma iniqua e incostituzionale che è quella introdotta dalla Legge di Stabilità. L’obiettivo è quello di far comprendere, soprattutto ai soggetti deputati alla stesura dei decreti attuativi della Delega Fiscale, che il settore che si va a colpire è quello che crea occupazione legale e fonte di gettito erariale per lo Stato”.

Durante le riunioni, inoltre, l’associazione ha indicato la condotta comune da seguire, in particolare nei confronti dei concessionari di rete, contro i quali la Sapar ha predisposto una lettera di replica nel caso in cui gli stessi presentassero nei rendiconti contabili una nuova voce recante un ulteriore addebito in base al comma 649 dell’art.1 della legge di stabilità 2015. Gli associati sono invitati a contestare il pagamento di queste ulteriori somme estranee alla prassi sinora seguita e attendere nella sottoscrizione di qualsiasi documento gli venisse sottoposto.

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