ENADA, su il sipario. La 43esima edizione della Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco ha spalancato i battenti questa mattina, alla Fiera di Roma, dove rimarrà aperta fino a giovedì 15 ottobre.
L’appuntamento di Sapar, organizzato da Rimini Fiera, è l’evento leader del settore divertimento e per questo rappresenta da sempre l’occasione principe per fare il punto sullo stato di salute del comparto. Così, dopo il taglio del nastro, si è tenuto il consueto convegno inaugurale, aperto dai presidenti di Sapar, Raffaele Curcio, e di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni.
“In questo periodo, che a mio avviso è uno dei più bui che il settore giochi abbia vissuto – ha esordito il presidente Sapar, Raffaele Curcio – voglio lanciare una scommessa che riguarda il nostro futuro. Difatti, dato che è ipotizzabile che nella prossima Legge di Stabilità verranno inserite delle norme sul gioco, la Sapar proseguirà la propria battaglia per concertare insieme agli addetti ai lavori il testo della legge, al fine di avere qualche certezza in più nei prossimi decreti e dare in questo modo un margine di operatività alle migliaia di aziende del settore”.
Davanti ad una folta ed attenta platea di operatori, Curcio ha proseguito aggiornando sugli ultimi sviluppi dell’attività condotta da Sapar: “Il settore manca di una normativa in grado di stabilizzarlo. Da una parte si da un impatto positivo in materia di numeri, dall’altra si da un impatto negativo quando si parla degli operatori. Il governo non riesce a mettere in atto una riforma del settore e ciò non è possibile. Il settore è vivo per quanto riguarda la raccolta, ma è morto dal punto di vista della normativa”.
"Il settore è instabile e le norme fatte fino a ora no hanno dato i risultati sperati. Il governo non può pensare di continuare a incamerare le entrate erariali senza dare normative e garanzie agli operatori per il prossimo futuro", ha concluso il presidente di Sapar.
Dal canto suo, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, ha ricordato il ruolo svolto, in questo contesto, dalla manifestazione: “Ogni fiera – ha spiegato – è una occasione per mostrare le capacità del settore e degli operatori che lo rappresentano, aziende che creano ricchezza in tutto il Paese. Per il comparto degli apparecchi automatici, lo sapete meglio di me, questo è un momento storico particolare. Ma per uscire dalla congiuntura negativa bisogna credere nel futuro ed ENADA Roma si candida proprio a trainare questo percorso di recupero di fiducia. L’auspicio è che questo sia il punto di partenza per un nuovo rilancio. Dal canto suo, da organizzatore fieristico qual è, Rimini Fiera s’impegna affinché la kermesse mantenga i connotati di business e di scambio di conoscenze, sia formative, sia tecnologiche”.