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Curcio: “Tra un anno rischiamo di perdere metà delle aziende”

12/02/2016

 “Lo Stato deve fare tutto quanto è in suo potere per aumentare il gettito erariale. Dovrebbe esserci una sensibilità maggiore verso il settore, e fino a oggi non c’è stata”. Raffaele Curcio inizia così la sua relazione al convegno organizzato dalla Sapar-Confesercenti “Gioco legale: Parliamone a carte scoperte”.  “Forse non siamo stati capaci di far vedere cosa sia questa filiera, in un anno e mezzo abbiamo perso circa 1.800 aziende. Se la filiera deve essere accorciata, gli strumenti adottati non sono adeguati. Non si guarda mai lo sforzo messo in campo dalle aziende di settore, negli ultimi dieci anni abbiamo investito ogni 18 mesi nel ricambio delle macchine. Non so quale altro settore può sostenere questo ricambio”.

“Abbiamo molti dubbi circa la legge di Stabilità che quest’anno ha messo dei paletti drastici, perché aumenta la tassazione del 40% con i 4 punti di Preu e sulla carta, l’aumento del pay out a un mese dall’applicazione non compensa. Per sostituire l’intero parco macchine di 400mila macchine ci vuole almeno un anno. Bisogna fare una valutazione sulla possibilità di sopportare questo ricambio, tra un anno rischiamo di avere il 50% in meno di aziende, perché anche il sistema bancario non è favorevole a dare credito alle nostre aziende”, ha concluso Curcio.
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