“L’Agenzia delle dogane e dei Monopoli finalmente rende pubblici i dati relativi alla spesa delle famiglie nel gioco legale; ovviamente essendo il valore nettamente inferiore rispetto ai numeri forniti nelle scorse settimane dalla piattaforma Gedi, non ha destato la stessa attenzione a livello mediatico. A conferma del fatto che è in atto un’operazione strumentale per distruggere la filiera degli apparecchi da intrattenimento: le aziende di gestione chiudono e aumenta il numero di disoccupati in Italia. E questo, evidentemente, porterà beneficio ad alcune lobby dell’azzardo”.
Così il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, Raffaele Curcio, commentando la notizia della diffusione da parte di ADM (www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/monopoli), dei dati relativi alla spesa delle famiglie nel gioco legale con riferimento al 2016 e al primo semestre 2017.
“L’evidenza positiva che salta subito all’occhio è che finalmente si parla di spesa per il gioco, ben distinta dalla raccolta – prosegue Curcio -. Ricordo, se ancora ce ne fosse bisogno, che la vera spesa del cittadino è data dal giocato meno le vincite. Ma questa parte dell’informazione continua ad essere omessa, così come si continua a tacere sul bombardamento pubblicitario relativo alle scommesse e ai giochi online, che quasi istigano al gioco d’azzardo, promettendo bonus di ingresso che attirano il pubblico, soprattutto quello minorile”.
Il presidente Sapar è certo che “questa operazione collettiva di distruzione del comparto degli apparecchi da intrattenimento è stata condotta per portare beneficio a qualcuno, per spostare l’attenzione del giocatore verso altre offerte di gioco, soprattutto quelle online, a tutela non dei giocatori potenzialmente patologici, ma a tutela degli introiti economici di alcuni concessionari”.