
Il M5S Lombardia deposita un progetto di legge regionale per il contrasto alla ludopatia in Regione.
Tra le linee guida ancora una volta la riduzione dell’offerta legale.
I 5 stelle, come di consueto, non perdono occasione per fare propaganda sfruttando tematiche serie che meriterebbero maggiore onestà politica ed intellettuale, invece di essere semplicemente toccate per raccogliere qualche voto in più in campagna elettorale.
Continuare ad invocare una cancellazione dell’offerta legale del gioco di stato, equivale ormai ad essere totalmente distaccati dalla realtà.
Questo perchè continuare a sostenere queste tesi vuol dire ignorare le testimonianze che ormai da tutta italia arrivano da chi combatte l’illegalità ogni giorno, ovvero le forze dell’ordine, le quali a seguito delle misure proibizionistiche in alcune regioni quali il Piemonte si trovano a dover fronteggiare una vera emergenza da gioco illegale sostitutivo dell’offerta legale con conseguenze disastrose per la tutela dei giocatori.
Ecco come si è espresso in merito il Comando Provinciale della Guardia di Finanza: “saranno danneggiati, oltre all’erario, anche il giocatore ludopatico, che non avrà alcuna garanzia sulla regolarità del gioco, sulle probabilità di vincita, e sul rapporto di cash-out erogato dal dispositivo, che, di norma, sono sempre a vantaggio dei componenti del sodalizio criminoso.”
Questa invece la testimonianza del Magistrato Gian Carlo Caselli secondo il quale “Il proibizionismo non basta. Bisogna portare avanti campagne mirate, operare dal punto di vista culturale sin dalla scuola, intervenire per formare le persone, educarle, vigilare. E Torino dovrebbe dotare le forze dell’ordine e gli inquirenti di strumenti più avanzati.”
A chi sfrutta questi temi a scopo propagandistico fa comodo ignorare in maniera strumentale le ricerche e le analisi scientifico-sociologiche super partes, come l’ultimo rapporto Eurispes sugli effetti della riduzione del gioco legale, nel quale si dimostra in maniera inconfutabile che “esiste un innegabile legame tra il territorio, la gestione del territorio e la tutela della legalità anche tramite quelli che il Dott. Antonio De Donno, Procuratore capo della Repubblica di Brindisi e Presidente del Comitato Scientifico 87 dell’Osservatorio Giochi Legali e Patologie dell’Eurispes, ha più volte definito presidî di legalità, facendo espresso riferimento agli esercizi che compongono la rete distributiva affidata ai concessionari dello Stato per la raccolta e la gestione telematica del gioco pubblico. Appaiono concreti, come più volte autorevolmente sostenuto anche nei contributi alla presente ricerca, i rischi connessi alla estromissione dal territorio dell’offerta legale di gioco pubblico, in conseguenza della legislazione regionale per il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Escludere dal territorio l’offerta pubblica di gioco implica lasciare spazi in senso propriamente fisico alle offerte illegali.
Prendere le distanze dai fatti, dalle tesi delle forze dell’ordine, dalle ricerche scientifiche, insomma, vuol dire prendere le distanze dalla realtà e farlo solo per raccogliere facili consensi è imperdonabile.