
Un recente sondaggio condotto dall’American Gaming Association (AGA), afferma che i giocatori americani praticano un gioco responsabile. Gli intervistati hanno infatti dichiarato di dedicarsi all’attività seguendo le migliori pratiche del gioco responsabile. Il rapporto dichiara che che 9 scommettitori su 10 stabiliscono un budget di spesa prima di giocare; il 90% dei giocatori abituali è a conoscenza delle risorse destinate al gioco responsabile; 8 giocatori regolari su 10 conoscono le modalità che permettono di dedicarsi all’attività responsabilmente.
“Il gioco responsabile riveste una grande importanza nel nostro settore”, ha dichiarato Bill Miller, presidente e CEO dell’American Gambling Association. “Questa ricerca dimostra che il nostro impegno costante di sensibilizzazione ha effetti positivi sui nostri clienti. Ciò non significa però che il nostro lavoro è terminato e ci auguriamo di continuare a collaborare con le autorità di regolamentazione, nostri alleati nella lotta ai problemi relazionati al gioco, ed i nostri lavoratori per fare in modo che i giocatori continuino ad approcciarsi responsabilmente all’attività di intrattenimento”.
Questo rapporto conferma inoltre i dati di un altro studio AGA che rilevava che l’88% degli adulti americani considera il gioco d’azzardo come una forma di intrattenimento accettabile, una percentuale completamente differente rispetto all’Italia.
Ma soprattutto la differenza è culturale: gli americani hanno un’opinione positiva sul ruolo dell’industria considerata come “community partner”!
L’80% delle persone intervistate ritiene che il settore contribuisca alla creazione di posti di lavoro e 6 americani su 10 credono che i casinò apportino contributi alle economie locali.
“Il gioco ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, poiché il pubblico riconosce sempre più il nostro settore come community partner e motore economico”, ha aggiunto Miller. “Spero di poter continuare a lavorare con i nostri membri e tutte le parti interessate per approfittare di questo grande impulso anche nei prossimi anni”.
L’industria del gioco d’azzardo negli Stati Uniti destina finanziamenti di oltre 300 milioni di dollari in azioni a favore del gioco responsabile ogni anno ed in tutto il paese, attivando campagne di istruzione, formazione e riabilitazione. Lo scorso anno AGA ha lanciato il programma “Responsible Gambling Collaborative”, convocando un gruppo riconosciuto di opinion leader ed esperti al fine di tracciare un nuovo percorso sulla complessa questione del gioco responsabile. Ha inoltre aggiornato il Codice di Condotta per il Gioco Responsabile dell’associazione al fine di migliorare le disposizioni sulle scommesse sportive e sulla pubblicità responsabile.
Ad ogni modo dal confronto con gli Stati Uniti si evince che il vero problema non è altro che la scarsa cultura del gioco, aggravata dalle distorsioni mediatiche italiane sul settore: negli Usa, dove è possibile giocare facilmente, non si incorre frequentemente nella ludopatia perché il cittadino è stato educato a giocare in modo responsabile. È chiaro ormai che divieti agli spot e tassazione alle stelle non sono la soluzione alla ludopatia, anzi continuano non mirare alla natura del problema. Lo Stato dovrebbe, anche in questo settore, investire nel rieducare i propri cittadini.