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Rassegna stampa Enada 2019

09/10/2019
ANSA

GIOCHI: Rosato, la deriva proibizionistica e’ sbagliata “Regolamentare il gioco nel rispetto del settore privato”

(ANSA) – ROMA, 8 OTT – “La deriva proibizionistica e’ sbagliata. Serve un sistema legale efficiente e controllato ed un serio contrasto al gioco illegale”. Sono le parole del

vicepresidente della Camera, Ettore Rosato (Italia Viva),  durante la fiera Enada in corso a  Roma. “Lo Stato – ha spiegato  ad Agimeg – non deve incentivare il gioco, ma deve

regolamentarlo e consentire al settore privato di lavorare nella  trasparenza e nella serieta’, comunque si tratta di un segmento  importante sotto il profilo economico”. “Quando eravamo al  Governo abbiamo fatto misure importanti per contrastare il gioco  illegale – ha sottolineato -, non tutte le misure sono sempre  gradite al settore, e non tutte le misure sono perfette, ma  occorre trovare un punto di equilibrio. Non e’ detto che vietare  il gioco risolva il problema della ludopatia, anzi il gioco  illegale e’ sempre esistito e continua a esistere, e spesso e’  legato alla criminalita’ organizzata”.

ANSA

Giochi: Sapar, riordino nazionale e riconoscimento giuridico
Il presidente Distante, ingiusta demonizzazione del settore
(ANSA) – ROMA, 8 OTT – “Prima di ogni cosa chiediamo un
riordino nazionale affinche’ la legge sia uguale in tutta Italia,
dal Nord al Sud”. E’ l’appello lanciato da Domenico Distante,
presidente della Sapar, l’associazione nazionale dei gestori dei
giochi durante la fiera Enada di Roma, a margine della tavola
rotonda che ha aperto ufficialmente l’edizione 2019 e alla quale
ha preso parte anche il vicepresidente della Camera, Ettore
Rosato. “I gestori hanno bisogno di serenita’ e certezze – ha
spiegato il presidente -, non e’ possibile che le leggi cambino
dal Piemonte alla Puglia, dalla Lombardia alla Calabria. Stiamo
parlando di 150mila dipendenti che chiedono di poter lavorare
serenamente, senza paura di dover perdere il posto. Basti
pensare che in Piemonte, a seguito della legge regionale,e’ stato
spento il 98% degli apparecchi. C’e’ un documento della
conferenza Stato-Regioni del 2017 che non e’ mai stato
applicato”.
“In seconda istanza – ha continuato Distante – vorrei
ricordare che noi come gestori portiamo nelle casse dello Stato
5 miliardi di euro. Per questo chiediamo il riconoscimento di un
ruolo giuridico che ci tuteli. Noi siamo sul territorio ogni
giorno, verificando e denunciando anche casi di illegalita’. Di
contro, invece, ci sono banche che negano mutui ai nostri
associati perche’ operanti in un settore a rischio come quello
del gioco. Si sta portando avanti una demonizzazione del gioco,
senza invece tutelare quello legale, ma anzi contrastandolo e,
di fatto, aprendo le porte all’illegalita’, come verificato dalla
stessa Guardia di Finanza in Piemonte”. Al nuovo governo, il
presidente chiede “l’apertura di un tavolo, per incontrarci e
discutere su un riordino nazionale del settore”. (ANSA)

GIOCONEWS

Ritorna Enada Roma: i giochi si fanno in fiera

Ritorna Enada Roma: i giochi si fanno in fiera
Ottobre 8, 2019
Scritto da Ac
Al via Enada Roma: nonostante le ripetute difficoltà, il settore si ritrova all’evento capitolino, con tante buone speranze, come illustra il presidente Sapar, Domenico Distante.

Roma – Non c’è autunno senza Enada, per il settore del gioco pubblico italiano. Come del resto non sembra arrivare la vera primavera senza celebrare l’edizione riminese della stessa fiera, a marzo di ogni anno. Solo che gli autunni che conta l’edizione capitolina della kermesse del gioco diventano oggi 47, per una tradizione ormai longeva e che si rinnova, nonostante le continue e crescenti difficoltà che il settore si ritrova ad affrontare, anno dopo anno, fiera dopo fiera.

Pur continuando a mostrare il solito dinamismo che ha sempre contraddistinto il comparto e la voglia di fare e di innovare delle imprese che la compongono. Così, anche quest’anno, l’industria del gioco si ritrova a Roma, per la 47esima Enada in programma da oggi, martedì 8 ottobre, fino a giovedì 10.

Con qualche giorno di anticipo rispetto al passato, per andare incontro alle esigenze manifestate dal mercato, come annunciato da Ieg Italian Exhibition Group, la società che organizza l’evento per conto dell’Associazione nazionale Sapar.
A esaltare l’edizione di quest’anno e la partecipazione delle imprese che hanno scelto di varcare anche stavolta i padiglioni della fiera di Roma è il presidente della stessa associazione, Domenico Distante. “Anche quest’anno dobbiamo ringraziare ed elogiare le aziende che hanno scelto si partecipare alla fiera, in un momento tutt’altro che semplice per il nostro comparto. Ma proprio per questo la presenza in fiera diventare fondamentale, rappresentando una vetrina in grado di esprimere le virtù della nostra industria e per far sentire la propria voce”, spiega il leader Sapar.

“Purtroppo però lo spirito con cui ci troviamo ad affrontare questa edizione della fiera non è sicuramente dei migliori. Come ogni anno Enada Roma coincide con il momento in cui si sta scrivendo la legge di Bilancio per il prossimo anno e siamo abituati, di volta in volta, a ricevere soltanto brutte notizie dal Governo di turno, con aumenti di tasse che sono diventati, nel tempo, decisamente ricorrenti”, aggiunge Distante.

“Per questa ragione anche stavolta siamo con le orecchie puntate a Palazzo Chigi, con l’auspicio generale che non arrivino altre sorprese per il mercato dei giochi, che stavolta sarebbero davvero deleterie”, anche alla luce dell’ipotesi di un nuovo aumento del prelievo erariale sugli apparecchi da gioco circolata in questi giorni.

Ma non c’è soltanto lo spauracchio di nuovi e ulteriori balzelli a preoccupare le imprese e il presidente di Sapar: “Purtroppo il mercato è quasi completamente fermo in questo momento. Soprattutto per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento che rappresentano la componente maggioritaria del comparto. Dopo che sono state sostituite circa l’80 percento delle macchine nei locali in seguito all’ultimo aumento della tassazione che ha imposto la costruzione di nuovi giochi a diverso payout, siamo ora in una fase di stallo. E a peggiorare il quadro – aggiunge Distante – è il panorama territoriale, con le Regioni che continuano a proseguire per la propria strada in barba alle leggi statali. Anche se, con grande lavoro delle associazioni, siamo riusciti a bloccare l’entrata in vigore di legge restrittive in diversi territori, come la Puglia, il Veneto o l’Abruzzo, ci sono ancora situazioni particolarmente critiche sulle quali stiamo cercando di intervenire, come il Piemonte o l’Emilia Romagna”.
Proprio in Emilia, tuttavia, si intravedono segnali di schiarita ed emergono alcune notizie positive. Prima su tutte quella di una ritrovata unione tra associazioni di categoria, dopo che Sapar, insieme ad As.Tro, si è fatta promotrice di un’attività propositiva nei confronti della giunta regionale coinvolgendo anche altri organismi. Un tema “caldo” che verrà rilanciato e approfondito proprio in occasione di Enada Roma. “Stiamo lavorando sodo in questi mesi per cercare di salvaguardare le imprese in questa fase critica”, spiega ancora Distante.
Con le speranze degli addetti ai lavori che si concentrano ora sul nuovo Governo e sulla futura delega ai giochi che dovrà essere assegnata a uno dei sottosegretari all’Economia del nuovo Esecutivo. Tra le tante criticità da risolvere, la priorità assoluta, secondo il presidente Sapar è “quella di raggiungere un testo unico dei giochi perché questo è l’unico intervento che potrebbe rimettere in sesto il comparto e dargli una piena sostenibilità, attuando quell’atteso riordino che era stato promesso dal precedente Governo ma non è stato mai attuato”.
Guardando più strettamente alle dinamiche di mercato, la fiera sarà un momento anche per rilanciare il comparto del cosiddetto amusement, cioè quello del puro intrattenimento, che in fiera troverà un nuovo slancio grazie alla rinnovata edizione del Roma Amusement Show, l ́evento parallelo a Enada dedicato esclusivamente al mondo del gioco senza vincite in denaro, frutto dell’accordo tra Italian Exhibition Group (Ieg), Consorzio Fee e la stessa Sapar.
La fiera mette in mostra eccellenze e nuove produzioni del settore per creare opportunità di matching e confronto sui principali temi in agenda. E un momento di importante visibilità che servirà anche a spostare i riflettori su questo ulteriore segmento del comparto che continua a essere vittima di norme vetuste o comunque restrittive. “Abbiamo molto a cuore e da sempre il comparto dell’amusement – conferma Distante – e in fiera cerchiamo di porre l’accento su questo settore che continua a subire insulse restrizioni quando invece dovrebbe essere incentivato e agevolato dalla politica anche come alternativa al gioco a vincita”.
IL CONVEGNO DI GIOCO NEWS – Domani, mercoledì 9 ottobre, la fiera entrerà nel vivo con una giornata in cui spicca il convegno organizzato dal network di Gioco News incentrato sull’evoluzione dell’offerta di gioco, tra online e retail. Ovvero, guardando alla multicanalità, quale strategia di sviluppo (e, in alcuni casi, di salvezza) per le aziende del settore.

Nel convegno, dal titolo: “Il futuro del gioco tra online e retail”, in programma alle 12, guidato dal consulente Christian Tirabassi, senior partner di Ficom Leisure, verrà analizzata l’evoluzione dell’offerta di gioco alla luce delle nuove norme e tecnologie, insieme con: Domenico Mazzola, direttore commerciale Altenar; Ludovico Calvi, consulente, presidente Global Lottery Monitoring System; Mario Brescianini, Senior Consultant Italtronic Srl.

GIOCONEWS

Ritorna Enada Roma: i giochi si fanno in fiera

Ritorna Enada Roma: i giochi si fanno in fiera
Ottobre 8, 2019
Scritto da Ac
Al via Enada Roma: nonostante le ripetute difficoltà, il settore si ritrova all’evento capitolino, con tante buone speranze, come illustra il presidente Sapar, Domenico Distante.

Roma – Non c’è autunno senza Enada, per il settore del gioco pubblico italiano. Come del resto non sembra arrivare la vera primavera senza celebrare l’edizione riminese della stessa fiera, a marzo di ogni anno. Solo che gli autunni che conta l’edizione capitolina della kermesse del gioco diventano oggi 47, per una tradizione ormai longeva e che si rinnova, nonostante le continue e crescenti difficoltà che il settore si ritrova ad affrontare, anno dopo anno, fiera dopo fiera.

Pur continuando a mostrare il solito dinamismo che ha sempre contraddistinto il comparto e la voglia di fare e di innovare delle imprese che la compongono. Così, anche quest’anno, l’industria del gioco si ritrova a Roma, per la 47esima Enada in programma da oggi, martedì 8 ottobre, fino a giovedì 10.

Con qualche giorno di anticipo rispetto al passato, per andare incontro alle esigenze manifestate dal mercato, come annunciato da Ieg Italian Exhibition Group, la società che organizza l’evento per conto dell’Associazione nazionale Sapar.
A esaltare l’edizione di quest’anno e la partecipazione delle imprese che hanno scelto di varcare anche stavolta i padiglioni della fiera di Roma è il presidente della stessa associazione, Domenico Distante. “Anche quest’anno dobbiamo ringraziare ed elogiare le aziende che hanno scelto si partecipare alla fiera, in un momento tutt’altro che semplice per il nostro comparto. Ma proprio per questo la presenza in fiera diventare fondamentale, rappresentando una vetrina in grado di esprimere le virtù della nostra industria e per far sentire la propria voce”, spiega il leader Sapar.

“Purtroppo però lo spirito con cui ci troviamo ad affrontare questa edizione della fiera non è sicuramente dei migliori. Come ogni anno Enada Roma coincide con il momento in cui si sta scrivendo la legge di Bilancio per il prossimo anno e siamo abituati, di volta in volta, a ricevere soltanto brutte notizie dal Governo di turno, con aumenti di tasse che sono diventati, nel tempo, decisamente ricorrenti”, aggiunge Distante.

“Per questa ragione anche stavolta siamo con le orecchie puntate a Palazzo Chigi, con l’auspicio generale che non arrivino altre sorprese per il mercato dei giochi, che stavolta sarebbero davvero deleterie”, anche alla luce dell’ipotesi di un nuovo aumento del prelievo erariale sugli apparecchi da gioco circolata in questi giorni.

Ma non c’è soltanto lo spauracchio di nuovi e ulteriori balzelli a preoccupare le imprese e il presidente di Sapar: “Purtroppo il mercato è quasi completamente fermo in questo momento. Soprattutto per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento che rappresentano la componente maggioritaria del comparto. Dopo che sono state sostituite circa l’80 percento delle macchine nei locali in seguito all’ultimo aumento della tassazione che ha imposto la costruzione di nuovi giochi a diverso payout, siamo ora in una fase di stallo. E a peggiorare il quadro – aggiunge Distante – è il panorama territoriale, con le Regioni che continuano a proseguire per la propria strada in barba alle leggi statali. Anche se, con grande lavoro delle associazioni, siamo riusciti a bloccare l’entrata in vigore di legge restrittive in diversi territori, come la Puglia, il Veneto o l’Abruzzo, ci sono ancora situazioni particolarmente critiche sulle quali stiamo cercando di intervenire, come il Piemonte o l’Emilia Romagna”.
Proprio in Emilia, tuttavia, si intravedono segnali di schiarita ed emergono alcune notizie positive. Prima su tutte quella di una ritrovata unione tra associazioni di categoria, dopo che Sapar, insieme ad As.Tro, si è fatta promotrice di un’attività propositiva nei confronti della giunta regionale coinvolgendo anche altri organismi. Un tema “caldo” che verrà rilanciato e approfondito proprio in occasione di Enada Roma. “Stiamo lavorando sodo in questi mesi per cercare di salvaguardare le imprese in questa fase critica”, spiega ancora Distante.
Con le speranze degli addetti ai lavori che si concentrano ora sul nuovo Governo e sulla futura delega ai giochi che dovrà essere assegnata a uno dei sottosegretari all’Economia del nuovo Esecutivo. Tra le tante criticità da risolvere, la priorità assoluta, secondo il presidente Sapar è “quella di raggiungere un testo unico dei giochi perché questo è l’unico intervento che potrebbe rimettere in sesto il comparto e dargli una piena sostenibilità, attuando quell’atteso riordino che era stato promesso dal precedente Governo ma non è stato mai attuato”.
Guardando più strettamente alle dinamiche di mercato, la fiera sarà un momento anche per rilanciare il comparto del cosiddetto amusement, cioè quello del puro intrattenimento, che in fiera troverà un nuovo slancio grazie alla rinnovata edizione del Roma Amusement Show, l ́evento parallelo a Enada dedicato esclusivamente al mondo del gioco senza vincite in denaro, frutto dell’accordo tra Italian Exhibition Group (Ieg), Consorzio Fee e la stessa Sapar.
La fiera mette in mostra eccellenze e nuove produzioni del settore per creare opportunità di matching e confronto sui principali temi in agenda. E un momento di importante visibilità che servirà anche a spostare i riflettori su questo ulteriore segmento del comparto che continua a essere vittima di norme vetuste o comunque restrittive. “Abbiamo molto a cuore e da sempre il comparto dell’amusement – conferma Distante – e in fiera cerchiamo di porre l’accento su questo settore che continua a subire insulse restrizioni quando invece dovrebbe essere incentivato e agevolato dalla politica anche come alternativa al gioco a vincita”.
IL CONVEGNO DI GIOCO NEWS – Domani, mercoledì 9 ottobre, la fiera entrerà nel vivo con una giornata in cui spicca il convegno organizzato dal network di Gioco News incentrato sull’evoluzione dell’offerta di gioco, tra online e retail. Ovvero, guardando alla multicanalità, quale strategia di sviluppo (e, in alcuni casi, di salvezza) per le aziende del settore.

Nel convegno, dal titolo: “Il futuro del gioco tra online e retail”, in programma alle 12, guidato dal consulente Christian Tirabassi, senior partner di Ficom Leisure, verrà analizzata l’evoluzione dell’offerta di gioco alla luce delle nuove norme e tecnologie, insieme con: Domenico Mazzola, direttore commerciale Altenar; Ludovico Calvi, consulente, presidente Global Lottery Monitoring System; Mario Brescianini, Senior Consultant Italtronic Srl.

AGIMEG

Distante: “Manovra non aumenti le tasse sul settore”

dai nostri inviati – “No a ulteriori inasprimenti del Preu, o del costo dei nod, in Finanziaria”. Lo ha detto a chiare lettere domenico distante, presidente di sapar, alla conferenza stampa di inaugurazione di Enada . “Gli interventi fatti all’ultimo sono i peggiori” – ha chiosato -, “come la tassa dei 500 milioni, il Governo poi e’ dovuto intervenire a correggere con la finanziaria successiva”. E ha aggiunto anche che ”non si può nemmeno abbattere il payout, la quota di vincite. Così si rovinano i giocatori: dal 2004 a oggi si è passati dal 75 al 68%. E comunque si colpiscono anche le imprese che sono costrette a cambiate tutto il parco macchine. Ci sono operatori che ancora non hanno cambiato le macchine per passare dal 70 al 68% di quota di vincite”, ha concluso.

JAMMA

Enada Roma 2019. Distante (Sapar): ‘Noi siamo le istituzioni, il gioco legale’

“Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi” così il Presidente di sapar si rivolge al Vicepresidente della Camera on Ettore Rosati e al Sen Luigi Vitali che presenziano alla tavola rotonda in corso alla fiera di Roma.

Al tavolo dei relatori tutte le associazioni di categoria e la stampa di settore moderata dal giornalista Nicola Porro traccia le fila di un settore troppo spesso demonizzato pur essendo fonte di introito statale di rilevante portata.
Durante la tavola rotonda sono stati presentati i numeri del settore del gioco di stato con un introito per le finanze di 10 miliardi di euro annuì e che da lavoro a ben 150 mila persone.

Nel suo intervento Distante ha ribadito la contrarietà rispetto alle misure che potrebbero rientrare nel testo della prossima Manovra, come l’ aumento del prelievo erariale sulle slot.
“Gli interventi fatti all’ultimo sono le peggiori, vedi il caso della tassa di 500 milioni. Non ha senso nemmeno abbattere il payout. Così si colpiscono i giocatori: dal 2004 a oggi si è passati dal 75 al 68’.

AGIPRONEWS

Giochi, Rosato (vicepres. Camera): “Con la demagogia si confonde gioco legale e illegale, mi auguro una legge di Bilancio equilibrata sul settore” | AgiproNews
Ultimo aggiornamento il 08/10/2019 alle ore 13:08
 “Con la demagogia si confonde gioco legale e illegale, mi auguro una legge di Bilancio equilibrata sul settore” Attualità e Politica
08/10/2019 | 12:58
Giochi, Rosato (vicepres. Camera): “Con la demagogia si confonde gioco legale e illegale, mi auguro una legge di Bilancio equilibrata sul settore”
ROMA – «Le istituzioni sono vicine a un settore economico importante come quello dei giochi. Purtroppo ogni tanto emerge una vena demagogica che porta a confondere gioco legale e illegale». Lo ha detto il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, nel corso della tavola rotonda che ha aperto questa mattina Enada. «La vera battaglia – ha proseguito – va fatta contro il gioco illegale, su cui mette le mani la criminalità organizzata. Certamente, lo Stato deve combattere la ludopatia, ma la lettura deve essere nazionale, non frastagliata da comune a comune». Rosato ha fatto un cenno anche alla prossima legge di Bilancio, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe contenere altri aumenti del preu a carico degli apparecchi. «La Legge di Bilancio nasconde sempre sorprese. Mi auguro solo che si mantenga l’equilibrio tra l’esigenza di garantire il gettito fiscale e quella di tutelare i lavoratori del settore».

AGIPRONEWS

Giochi, Pucci (Astro): “La politica pensa a distruggere le aziende, non a tutelare i giocatori” | AgiproNews
08/10/2019 | 13:05
Giochi, Pucci (Astro): “La politica pensa a distruggere le aziende, non a tutelare i giocatori”
ROMA – «Il settore dei giochi ha dato la possibilità alla politica di fare campagne elettorali e sistemare i conti. Oggi si parla di nuovi aumenti del preu, da mettere in coda a quelli già scaglionati e previsti per i mesi futuri. Adesso per noi è veramente il momento di capire se dobbiamo andare avanti o chiudere». Così Massimiliano Pucci, presidente di Astro, nel corso della tavola rotonda in programma stamane a Enada Roma. «Si verifica l’assurdo di una classe politica che un giorno parla di lotta alla ludopatia, il giorno dopo pensa di aumentare il preu degli apparecchi per finanziare il reddito di cittadinanza. Molti politici pensano molto più a distruggere le aziende che tutelare i giocatori».

JAMMA

Parlati (Acmi) :’ Il settore impegnato nella tutela del giocatore piu’ dello Stato’ | JAMMA

Parlati (Acmi) :’ Il settore impegnato nella tutela del giocatore piu’ dello Stato’
8 Ottobre 2019
Email
I costruttori du macchine da gioco non hanno mai mancato di sostenere le iniziative di tutela del giocatore.

Gennaro Parlati, Direttore Generale di Acmi, associazione dei costruttori i apparecchi da intrattenimento, è intervenuto oggi alla inaugurazione di Enada Roma 2019.
‘I produttori hanno gia’ implementato gli apparecchi con i dispositivi di lettura della tessera, ma il governo non ci ha ancora fornito le specifiche tecniche’.

Parlati punta il dito contro quella politica che predica la tutela del consumatore e poi non agisce. ‘ le imprese hanno investito soldi e risorse per interventi che il Governo ha lasciato nel cassetto’.

AGIPRO NEWS

Enada Roma, Ughi (Obiettivo 2016): “La tessera sanitaria strumento per riconoscere i giocatori a rischio” | AgiproNews

08/10/2019 | 13:30
Enada Roma, Ughi (Obiettivo 2016): “La tessera sanitaria strumento per riconoscere i giocatori a rischio”
ROMA – «C’è la volonta di espellere il gioco legale, questa è la verità. Ma esistono svaghi alternativi per i giocatori sani, che sono la stragrande maggioranza?». È la domanda di Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, nel corso della tavola rotonda in scena questa mattina a Enada Roma. Ughi si è soffermato anche sul tema della ludopatia: «Si parla molto di gioco patologico, ma allora perché non ci consegnano la lista dei ludopatici sotto cura? In questo modo avremmo la possibilità di vietare loro l’ingresso nei nostri locali. Il problema è che questa lista nessuno ce l’ha e comunque non ce la darebbero. Dall’inizio del prossimo anno gli apparecchi funzioneranno solo con la tessera sanitaria. Si potrebbe utilizzare quella per riconoscere i giocatori a rischio». Sull’impatto proibizionistico delle leggi regionali: «Il settore non ha altre colpe che quella di rispettare le regole. Si dà una concessione poi si chiede di spostare un negozio. Come parcheggiare l’auto all’interno delle strisce e ritrovarsi con una multa».

AGIPRO NEWS

Enada Roma, Pucci (Pres. Astro): “Nelle regioni proibizioniste non cala il numero dei malati, aspettiamo ancora i dati delle Asl” | AgiproNews

Ultimo aggiornamento il 08/10/2019 alle ore 13:45
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Home Attualità E Politica Enada Roma, Pucci (Pres. Astro): “Nelle regioni proibizioniste non cala il numero dei malati, aspettiamo ancora i dati delle Asl”
Attualità e Politica
08/10/2019 | 13:32
Enada Roma, Pucci (Pres. Astro): “Nelle regioni proibizioniste non cala il numero dei malati, aspettiamo ancora i dati delle Asl”
ROMA – «Le leggi regionali che disciplinano i giochi sono nate per combattere la ludopatia. Oggi però possiamo dire che queste leggi sono inapplicate al 98%. Le uniche misure applicate sono orari e distanziometro, completamente inefficaci». Lo afferma Massimiliano Pucci, presidente di Astro, durante la tavola rotonda tenuta questa mattina a Enada Roma. Secondo Pucci «nessuno si è preoccupato davvero se in Regioni come Piemonte ed Emilia Romagna – nelle quali la legge regionale ha provocato la chiusura di molte aziende di gioco – sia calato davvero il numero dei malati. Abbiamo chiesto alle Asl i dati e non li abbiamo avuti, perché non ci sono. Il nostro settore deve smetterla di accettare tutto supinamente, altrimenti non arriveremo alla prossima finanziaria. È un appello da estendere ai concessionari, visto che le convenzioni firmate con lo Stato sono state completamente stravolte. Ormai manca la certezza dell’investimento, e questo in uno Stato di diritto non è tollerabile».

AGIPRO NEWS

Enada Roma, Vitali (FI): “La normativa sui giochi deve dipendere solo dal Mef” | AgiproNews

08/10/2019 | 13:45
Enada Roma, Vitali (FI): “La normativa sui giochi deve dipendere solo dal Mef”
ROMA – Alla tavola rotonda che ha aperto questa mattina Enada Roma ha partecipato anche il senatore Luigi Vitali (FI), vicino alle tematiche riguardanti il gioco legale: «Le normative sul settore – ha detto – andrebbero riportate nella competenza esclusiva del Mef, mentre da qualche tempo interessano anche il Ministero della Salute, e quindi le regioni, che hanno competenza sui temi della salute. E le leggi regionali hanno creato una situazione di difformità, mentre il settore avrebbe bisogno di una normativa omogenea». Secondo Vitali, «è sbagliato parlare di gioco d’azzardo perché è una definizione che mette insieme il gioco legale, tassato con aliquote altissime, e il gioco illegale, che sfugge al controllo dello Stato e evita la mappatura della ludopatia. Abolire il gioco legale significa peraltro togliere all’erario dieci miliardi di euro».

AGIPRO NEWS

Gioconews – Enada Roma, filiera a convegno: ‘Difendere dignità del gioco legale’

Enada Roma, filiera a convegno: ‘Difendere dignità del gioco legale’
Ottobre 8, 2019
Scritto da Ca
Associazioni della filiera del gioco legale a confronto nel convegno di apertura di Enada Roma, ecco tutti gli interventi.

Roma – “Vorremmo parlare con lo Stato prima di ricevere delle misure a contrasto. Ma questa volta non potremo sopportare ulteriori aggravi e innalzamenti di tasse. Non possiamo continuare a cambiare parco macchine ancora una volta se dovesse cambiare il payout. Non hanno capito ancora i numeri e abbiamo cercato di spiegarli”.

Così il presidente di Sapar, Domenico Distante, apre il convegno introduttivo della 47a edizione di Enada Roma, in corso da oggi, 8 ottobre, fino a giovedì 10.
Il segretario dell’Utis, Stefano Sbordoni, ricorda che “una ricerca condotta a Salerno certifica che il gioco è un flusso costante e immanente nei secoli. L’erosione di gettito fiscale è un danno erariale? Se il riordino deciso nel 2017 nella Conferenza Stato Regioni non viene applicato si produce un danno erariale. Il gioco c’è e ci sarà sempre. Faccio un appello alla politica che ci rappresenta perché l’abbiamo scelta per amministrare e organizzare la nostra nazione. Dobbiamo conquistare sempre maggiore credibilità smarcandoci dalle polemiche di basso livello in cui siamo stati coinvolti.Ridiamo dignità di authority a chi viene ormai appellato come regolatore. Non è vero e un esecutore e applicatore di norme. Se il riordino non viene mai effettuato che ridia maggiore dignità al regolatore stesso”.

Massimiliano Pucci di As.Tro aggiunge: “Vado in controtendenza. Abbiamo dato alla politica due grosse opportunità: possono fare ottime campagne elettorali e sistemare i conti. Dobbiamo fare pace anche con i cittadini che percepiscono male il settore altrimenti non ne usciamo. Stiamo aspettando aumenti del Preu e ancora devono entrare in vigore quelli degli scorsi anni e delle passate finanziarie. Dobbiamo anche capire con la politica se dobbiamo chiudere come settore o no, altrimenti così è uno stillicidio. Le leggi regionali, poi, erano nate per combattere la ludopatia ma l’idea è quella di distruggere le aziende del settore prima di tutto, altrimenti non si spiega. Nessuno ha capito se queste leggi hanno effettivamente ridotto i malati. I dati Asl dal Piemonte non arrivano e quello che hanno asserito su Presa diretta, il programma Rai, è conseguentemente falso. Superiamo anche l’aspetto giuridico e del fumo. Questa estate il sottosegretario Spadafora ha detto di aumentare il budget per 38000 donne che scappano perché perseguitate e voleva aumentare di 5 milioni il budget su 30 milioni quando nel gioco si sta ‘investendo’ dieci volte di più in termini di prevenzione. Iacona su Presa Diretta ha detto che stanno riducendo il gioco anche se lo stanno legalizzando adesso”.

Italo Marcotti di Federbingo invece evidenzia che “sono centinaia di migliaia di famiglie che lavorano nel gioco, ma sembra che non conti più nulla. Ci hanno detto che sono posti di lavoro che possono essere persi e che rinasceranno in altri settori di cui, però, non abbiamo traccia. Testo e musica del Movimento 5 Stelle che, tra l’altro, non ha creato neppure un posto di lavoro. Parliamo di aziende di pochissime persone, anche uno o due a società. Ma non c’è più possibilità di fare impresa perché alcuni dipendenti non possono neanche prendere mutui e non accettano le nostre aziende per conti e finanziamenti. Abbiamo perso il valore delle aziende e delle persone che lavorano. Dall’altra parte ci sono lobbisti veri e propri come l’onorevole Paola Binetti e altri parlamentari che hanno trovato 100 milioni di euro per il terzo settore. Dobbiamo far capire che il settore conta a livello di consenso perché dall’altra parte si muovono in questo modo e noi siamo danneggiati da vere e proprie lobbies che lo fanno per interessi. Bisogna dire con forza che il gettito crollerà per effetto delle leggi regionali. Il nostro settore non basta più perché non diamo più credibilità come settore. Dobbiamo allearci con chi alza la serranda e con chi gestisce il gioco i concessionari. Siamo disuniti e con un livello di reputazione davvero molto basso”.

Maurizio Ughi di Obiettivo 2016 chiosa: “Ma che colpa abbiamo noi? Forse di rispettare le regole dello Stato. Poi dobbiamo spostare le agenzie e le sale da una parte all’altra ed è come pagare una multa su una macchina già parcheggiata a pagamento. Quale potrebbe essere il passatempo alternativo al gioco legale? Non esiste. Ma perché il Governo non ci consegna la lista dei ludopatici in modo da fare una black list? Non ce la danno perché non ce l’hanno e perché sono pochissimi rispetto a quelli che pensano. Se poi li facciamo giocare sbagliamo noi: perché non fare prevenzione? Si può proporre anche di tracciarli col codice fiscale e le tessere sanitarie. Insomma, dobbiamo proporre alla politica altre barriere all’ingresso come una carta di credito per triangolare il contante. Per riabilitarci dovremmo ripristinare l’idea della tassa di scopo sociale come la sanità o la cultura. Per ora siamo solo fabbricanti di soldi”.

Infinite Gennaro Parlati di Acmi conclude: “Parliamo sempre di contrasto al gioco ma solo su alcuni concetti. Non c’è una reale volontà di contrasto. Basti pensare alla norma sulle Awp3 dove c’è già tutto. Stiamo aspettando le specifiche della tessera sanitaria ma rischiamo di non poter produrre nulla a dicembre 2019. La tutela del giocatore e la lotta alle ludopatie è solamente un grande bluff, una grande bufala”.

AGIPRO NEWS

Enada Roma, Marcotti (vicepresidente SGI): “Gravi discriminazioni a danno dei nostri dipendenti, non possono nemmeno chiedere un mutuo” | AgiproNews

ROMA -«Oltre 100 mila famiglie vivono grazie al gioco legale, ma questo non conta più nulla – ha dichiarato Italo Marcotti (vicepresidente Sistema Gioco Italia) – Un movimento politico ci ha detto che sono posti di lavoro che si possono perdere perché verrebbero assorbiti da nuovi comparti occupazionali. Quali, non si sa. I nostri dipendenti sono fortemente discriminati, non possono nemmeno chiedere mutui, ad alcuni hanno bloccato il bancomat perché facevano prelievi all’interno dell nostre sale. Ci sono casi folli, tipo quello dell’Emilia-Romagna: una regione che ha vissuto di sale giochi e oggi le considera luoghi di perdizione e malattia» è il grido di allarme lanciato da Marcotti. «Oggi sono presenti quasi tutte le associazioni, e questo è molto importante. Dobbiamo agire insieme per obiettivi comuni che in questa situazione sono fondamentali. Si parla di un settore a forte rischio disoccupazione». È il commento di Domenico Distante, presidente di Sapar, durante la tavola rotonda di questa mattina a Enada Roma. In effetti la rappresentanza della associazioni è stata ampia e gli spunti di riflessione non sono mancati.
«Si parla tanto di ludopatia, ma un reale contrasto al gioco patologico organizzato delle istituzioni non c’è – ha notato Gennaro Parlati (direttore ACMI) – Tempo fa ci chiesero di lavorare sulle nuove Awp3, che ha elementi di dissuasione al gioco patologico. Abbiamo a lungo collaborato con i Monopoli, abbiamo fatto investimenti importanti e il risultato è che quella norma è in un cassetto da quattro-cinque anni».

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Si apre a Roma la 47ima edizione di Enada Roma. Distante (Sapar): “Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi” | PressGiochi

Si apre a Roma la 47ima edizione di Enada Roma. Distante (Sapar): “Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi”
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Si apre a Roma la 47ima edizione di Enada Roma. Distante (Sapar): “Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi”
Si apre a Roma la 47ima edizione di Enada Roma. Distante (Sapar): “Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi”

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“Noi siamo con le istituzioni e le istituzioni devono essere con noi” così il Presidente di Sapar si rivolge al Vicepresidente della Camera on. Ettore Rosati e al Sen. Luigi Vitali che presenziano alla tavola rotonda in corso alla fiera di Roma.
Si apre così oggi a Roma la 47ima edizione di Enada Autunno che questa volta ospita al tavolo dei relatori tutte le associazioni di categoria e la stampa di settore moderata dal giornalista Nicola Porro tracciando le fila di un settore troppo spesso demonizzato pur essendo fonte di introito statale di rilevante portata.
Durante la tavola rotonda sono stati presentati i numeri del settore del gioco di stato con un introito per le finanze di 10 miliardi di euro annuì e che da lavoro a ben 150 mila persone.
“Le istituzioni – ha dichiarato l’on. Rosato – sono vicine ad un settore economico importante per il nostro paese, voi rappresentate con le vostre aziende oltre 5mila imprese e tantissimi lavoratori. Però si tratta di un settore delicato dove ogni tanto qualche vena demagogica cerca di confondere quello che è il gioco legale dal gioco illegale. Dobbiamo tuttavia ricordare la necessità di garantire una regolamentazione che è fondamentale ed indispensabile per la vita economica di ogni settore come quello del gioco”.
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Ras. Il Futuro dell’amusement deve partire da una autoregolamentazione del settore | PressGiochi

Ras. Il Futuro dell’amusement deve partire da una autoregolamentazione del settore Ras. Il Futuro dell’amusement deve partire da una autoregolamentazione del settore Stampa Articolo
Quale sarà il futuro dell’amusement?
E’ quanto si chiede l’incontro organizzato durante la fiera Enada in concomitanza con il Roma Amusement Show dalle associazioni del puro intrattenimento che si sono riunite per l’occasione.
La Prof. Maria Francesca Renzi dell’Università Roma Tre ha illustrato lo stato dei lavori dello studio avviato un anno fa e commissionato dagli operatori: “Abbiamo studiato il fenomeno amusement per capire quali gradi di rischio ci sono nell’uso di questi dispositivi per i giovani. Dalla letteratura non abbiamo riscontrato una risposta non solo nel contesto italiano ma anche a livello internazionale. Oggi stiamo lavorando per attuare una analisi scientifica per capire questo aspetto”.
Presente anche il presidente di Sapar Domenico Distante che ha affermato: “Il futuro dobbiamo trovarlo nelle scelte del Governo. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche esponente del Parlamento qui a dare il proprio punto di vista. Stiamo vivendo in un’epoca nella quale si demonizza il gioco poi si introduce la lotteria dello scontrino. Oggi abbiamo talmente tante norme contorte che ci impediscono anche di importare prodotti, tante sono le autorizzazioni da richiedere”.
“Dobbiamo operare e lavorare contro coloro che trattano il gioco con superficialità – ha dichiarato Vanni Ferro (New ASGI) – . Dobbiamo produrre dati che siano inconfutabili, lavorare insieme e adottare un disciplinare comune che ci permetta di salvare le nostre aziende e il nostro lavoro. Abbiamo fatto un buon lavoro nel Veneto facendo cambiare la norma che andava a castrare la nostra offerta. Quello è l’esempio di un lavoro fatto insieme che ci ha permesso di portare a casa un risultato”.
Per Mauro Zaccaria: “Abbiamo bisogno di essere ascoltati da qualcuno che possa tradurre le necessità degli operatori in una normativa corretta. Abbiamo bisogno di essere ascoltati ma anche capiti perché quando questo è successo i problemi sono stati risolti come nel caso del Veneto”.
Per il punto di vista legale è stato presente l’avv. Cino Benelli secondo il quale: “Oltre alla disomogeneità, la normativa sugli apparecchi è a macchia di leopardo, oltre alla ludofobia si affianca la gamification, come nel caso della lotteria dello scontrino. Si usa la stessa logica che si vuole combattere per fare marketing di stato. Spesso le norme primarie restano prive di attuazione. Serve – ha concluso – una divisione tra il gioco a vincita e quello senza vincita: due percorsi distinti”.

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Amusement e gioco con vincita in denaro: servono due percorsi distinti

Amusement e gioco con vincita in denaro: servono due percorsi distinti Amusement e gioco con vincita in denaro: servono due percorsi distinti 8 Ottobre 2019

“Nel processo di riordino si arrivi a una biforcazione da una parte il gioco con vincita in denaro e dall’altra senza vincita e di abilità, servono due percorsi distinti. Dovrebbe occuparsene il Mise di quest’ultimo settore. Bisogna essere chiari, le Regioni non possono individuare le tipologie di gioco lecito, però oggi diventa tutto pan-salutistico, qualsiasi divieto o restrizione assume un’ottica salutistica.

Ho trovato disposizioni palesemente orientate anche a disciplinare il gioco, non solo a proteggere i cittadini da rischi potenziali per la loro salute. Attenzione perchè il legislatore regionale fa invasioni di campo molto importanti che vengono tollerate perchè c’è questo clima che definirei di ludofobia. In questo panorama, finchè non ci sarà una chiamata di sussidiarietà da parte dello Stato, non si potrà fare nulla, serve un intervento dello Stato così come ha fatto per le reti di telefonia. Serve un contesto normativo chiaro e certo, tutto questo non è né per il comma 6 né per il comma 7”. Lo ha detto l’avvocato Cino Benelli alla tavola rotonda “Quale futuro per l’amusement – Tra divieti e confusioni, a rischio migliaia di aziende” tenutosi a Enada Roma.

Per Maria Francesca Renzi (Università Roma 3): “Siamo alla fase due della nostra ricerca. Il gioco è parte della vita e da una parte è utilizzato per modificare comportamenti e dall’altra per creare forme di fedeltà. Il gioco è trasversale nella vita, sia nelle sale giochi che fuori le persone entrano in contatto con queste realtà. La sala giochi può essere un luogo aggregativo tra persone di diverse fasce di età, non si può negare però che possono esserci degli stimoli che possono portare a comportamenti che tendono verso una determinata direzione. All’interno del nostro gruppo di lavoro abbiamo integrato una figura che studia il comportamento, per permettere di interpretare i risultati. Il tema della gamification è fortemente presente a livello internazionale. Ne sono colpite ancora di più le nuove generazioni e dovete trovare un modo di operare che vi faccia emergere soprattutto in un’ottica positiva. Come tempistiche spero di concludere questa fase della ricerca basata su interviste prima di Natale. Ormai il vostro è un settore facile da attaccare, la cosa importante è la comunicabilità”.

E’ quindi intervenuto domenico distante (presidente sapar): “Le sale giochi posso dire che non hanno mai fatto male a nessuno, vi sono cresciute generazioni di ragazzi, che all’interno si sono fatti un carattere. Oggi tutto questo con la tecnologia non c’è. Purtroppo le sale giochi sono sparite per circa l’80%. Il gioco di puro intrattenimento è per noi al primo posto come quello con vincita in denaro, da parte nostra c’è totale apertura e disponibilità, tutti insieme cerchiamo di far cambiare regole che non stanno né in ciel né in terra. Noi da qualche mese stiamo cercando di intervenire sulla comunicazione, stiamo iniziando a spiegare le nostre ragioni, la nostra linea è ben precisa. Possiamo fare tutti gli studi che vogliamo, ma dobbiamo far capire alla politica chi siamo e cosa facciamo. Per fortuna abbiamo avuto delle aperture, ma come si fa a vietare il gioco di puro intrattenimento ai minori di 18 anni?”.

Vanni Ferro (presidente New Asgi): “Oggi il nostro target sono le famiglie, le nostre sale sono rivolte a loro. Quindi non capisco questa pericolosità di cui si parla. Pochi ci hanno ascoltato in questi ultimi anni. Lo studio che vogliamo fare serve perchè dobbiamo essere trasparenti, c’è un muro di diffidenza contro di noi che dobbiamo combattere con trasparenza e dati certi. Dobbiamo investire sulla salvaguardia delle nostre sale”.

Mauro Zaccaria (Presidente Fee): “Il gioco in Romagna è vissuto come un momento familiare, fa parte della vacanza. Non so se non ci saranno più le sale giochi, sarebbe un forte cambio di tradizione. C’è gente che quando va in vacanza sa che andrà in sala giochi”.

“Come sempre siamo gli artefici di noi stessi, dobbiamo lottare. Il problema è che davanti agli interlocutori di oggi, per un motivo o per un altro, il nostro sforzo appare spesso inefficace, per questo dobbiamo lottare tutti insieme” ha concluso Alessandro Lama (presidente federazione Amusement Confesercenti).

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