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Lotteria degli scontrini: quando la guerra ideologica al gioco si mette in pausa.

By 14/10/2019No Comments
lotteria degli scontrini

Il governo giallo-rosso molto sensibile come il precedente al contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie, da una parte dichiara guerra “ideologica” al settore, dall’altra rinnega se stesso mandando a ramengo tutti i migliori principi. Nella manovra fiscale in corso d’opera sentiamo parlare di lotta all’evasione e incentivi o premi da distribuire a chi per esempio utilizza la moneta elettronica. Ma c’è anche una interessante novità di qui ai prossimi anni: l’introduzione di una lotteria a premi (fino a un milione di euro) collegata agli acquisti e agli scontrini che ci rilasciano gli esercenti, sia per un etto di mortadella che per la spesa in un qualsiasi negozio. Dunque a ben vedere, la sollecitazione all’acquisto induce o dovrebbe indurre il consumatore a chiedere energicamente lo scontrino fiscale. Col duplice risultato di stimolare il desiderio di vincita partecipando a ricchi premi e cotillons ma al contempo pretendere il rilascio dello scontrino. Il sistema a quanto pare è stato adottato in altri Paesi, ad esempio Malta, dove è notoria la circolazione di danaro attraverso società di trading online. A Malta si fanno parecchi affari mettendo su società nel giro di qualche ora. Il punto non è questo ma la considerazione sorge spontanea quando si massacra un settore come quello del Gioco di Stato con tassazioni a gogo’ e poi si stimola il consumatore a partecipare a queste lotterie. Del resto, dopo aver raschiato sul fondo del barile, è comprensibile che il governo italiano si affidi alla dea bendata.

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