
L’agenzia Agimeg ha pubblicato oggi 31 ottobre 2019 una nuova bozza della Legge di Bilancio, che presenta ancora ritocchi per quanto riguarda il settore dei giochi.
Rimane invariata la parte concernente la gara per il rinnovo delle concessioni di slot e vlt. Sempre 250mila diritti per le slot, con base d’asta di 1.400 euro e 58mila diritti per le vlt, con base d’asta a 15.500 euro. 35mila i diritti per i punti vendita presso bar e tabacchi (base d’asta 11mila euro a punto), 2.800 diritti per le sale giochi (offerta minima 30mila euro) e 50 diritti per poter offrire gioco a distanza, con base d’asta a 2 milioni di euro.
Novità invece per la Tassa sulle vincite. Confermato l’aumento per le vincite superiori ai 500 euro, che passerà dall’attuale 12% al 15% a partire dal 1° marzo 2020 ma solo per Gratta e Vinci, SuperEnalotto, Lotterie Nazionali e WinForLife. Per le vlt invece l’aumento sarà sempre al 15% ma a partire dal 1° maggio 2020. Per questi apparecchi però verrà introdotta, dal 1° maggio 2020, anche una tassa dell’1,8% per le vincite fino a 500 euro. Percentuale che scenderà all’1,3% dal 1° gennaio 2021.
Tassare le vincite vuol dire, ancora una volta, mettere le mani nelle tasche dei giocatori, un approccio che è in totale antitesi con la lotta alla ludopatia, tanto sbandierata nei proclami quanto ignorata nelle azioni.
Ridurre la vincita del giocatore ha infatti delle conseguenze totalmente negative sul comportamento di chi gioca, e rappresenta un vero e proprio incentivo alla ludopatia.
Da questi provvedimenti viene fuori tutta l’incoerenza di chi da un lato dichiara di voler tutelare il giocatore, ma nei fatti lo rende bersaglio di politiche che hanno un unico vero obiettivo: fare cassa. A spese di imprese e giocatori.