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L’approccio “bipolare” del governo sul Gioco

18/11/2019

Dai giochi, maggiori entrate per oltre 1,3 miliardi di euro nel biennio 2020/2021. È quanto emerge dalla nota tecnico-illustrativa per il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. ( fonte ). Precisamente, si legge, per tale settore sono attese maggiori entrate per circa 1 miliardo nel 2020, 0,9 miliardi nel 2021 e 1,1 miliardi nel 2022″.

Come?

Secondo la nota grazie ad aumento PREU, potenziamento dei controlli nel contrasto del gioco illegale, proroga gare e scommesse bingo, incremento del prelievo sulle vincite conseguite mediante apparecchi video lottery e e l’indizione di una nuova gara per l’affidamento in concessione della raccolta mediante gli apparecchi con vincita in denaro. Un bel po’ di carne al fuoco insomma. Tutto pur di fare cassa dal gioco.


A fronte di questo piano imponente che ruota intorno al settore, ci si aspetterebbe quanto meno delle forme di tutela sia legislativa che mediatica, per sostenere quel sistema e quelle imprese alle quali si stanno chiedendo – ancora una volta – enormi sacrifici.
Anche perché, come è facile intuire, portare al collasso quelle imprese vorrebbe dire non poter più usufruire di quello che è ormai da anni il bancomat dello Stato, chiamato a risolvere magicamente qualsiasi esigenza di cassa che, volta per volta, tutti i governi si trovano puntualmente a dover affrontare.


Invece quello a cui assistiamo è un quotidiano teatro dell’assurdo in cui nello stesso giorno in cui il governo dichiara di contare su incrementi miliardari dal gioco nei prossimi anni, esponenti di punta del Movimento 5 Stelle presentano emendamenti alla legge di bilancio che mettono a repentaglio la sopravvivenza del settore: riduzione delle slot da 250mila a 200mila e da 58mila a 50mila delle vlt, da 35mila a 25mila il numero di bar e tabacchi in sui si potranno installare le slot e da 2.800 a 2.400 delle sale, oltre alla riduzione da 50 a 40 diritti per la raccolta del gioco d’azzardo online. E’ quanto chiede l’emendamento del senatore Endrizzi (M5S) alla Legge di Bilancio. Sempre dal Movimento 5 Stelle arriva l’emendamento di Mantero, che vieta la collocazione di slot, vlt e comma 7 a meno di 500 metri dai luoghi sensibili. ( qui i testi integrali ).


Questa preoccupante dicotomia tra stime di crescita delle entrate e le proposte di stampo proibizionistico e bloccanti per il settore, rappresenta la massima espressione di questo governo bipolare. La sensazione è che le anime più spiccatamente anti-gioco di questo governo non abbiano contezza di quanto le misure proposte a più riprese siano rischiose e in alcuni casi fatali per numerose aziende e che allo stesso tempo chi si lancia in previsioni iper ottimistiche su quanto il settore sia in grado ancora di dare, non abbia capito che se si chiedono sacrifici bisogna garantire tutele ad imprese e lavoratori, leggi chiare che permettano di operare in maniera omogenea su tutto il territorio, una pressione fiscale che sia equa e che non rischi di soffocare un comparto che rappresenta per il paese una grande risorsa, come i bilanci dimostrano da anni.

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