
“Un proliferare di delibere degli Enti locali che hanno ridotto sempre di più gli spazi per il settore del gioco, in particolare con l’ampliamento della lista dei luoghi sensibili, in alcuni casi anche i cimiteri. In Piemonte la Legge regionale 9/2016 ha provocato la riduzione del 28% della raccolta AWP con potenziale aumento del gioco illecito e spostamento dei giocatori verso Comuni limitrofi con meno restrizioni”
È quanto dichiarato – riporta AGIMEG – da Andrea Vavolo, ricercatore della CGIA di Mestre, nel corso del convegno “Occupazione, fiscalità, territorio: quale futuro”, in svolgimento oggi a Milano.
Una bocciatura totale, quella della Associazione Artigiani e Piccole Imprese, rispetto alla discussa linea piemontese, che dopo i primi mesi di applicazione, mostra tutti i suoi limiti e le sue criticità, con effetti deleteri per il sistema economico e alcun beneficio in termini sociali.
Anzi, stando a quanto dichiarato da Vavolo, si favorisce chi è al di fuori del sistema e si incrementa il fenomeno del pendolarismo del gioco.
Dati che parlano da soli: una riduzione del gettito potenziale di 425 milioni di euro e 10.000 posti di lavoro a rischio, numeri che potrebbero crescere se il modello Piemonte venisse esteso.
“Ritengo – conclude Vavolo – questi provvedimenti inefficaci, c’è molta ignoranza relativamente al fenomeno”