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La Germania apre al mercato del gioco con offerte fino ad oggi vietate.

23/01/2020
gioco legale germania

Il ministro degli interni dell’Assia promuove la regione come sede della nuova autorità centrale di gioco prevista dal testo del nuovo Trattato Interstatale ed apre alla riforma che porterà la Germania a legalizzare nuove forme di gioco finora vietate, accompagnandole con un sistema di monitoraggio e controllo che garantisca sicurezza e legalità. Il ministro degli interni della regione sostiene che nel corso degli anni il suo territorio ha accumulato una grande esperienza nella regolamentazione del gioco d’azzardo, e quindi “Questo è il motivo per cui il nostro paese è predestinato a ospitare la nuova istituzione centrale, come chiediamo da anni”.

È chiaro insomma che questa amministrazione veda il settore del gioco come una grande opportunità di crescita economica ed industriale, come accade in tutti gli stati, Stati Uniti in testa, che hanno come priorità lo sviluppo della propria economia e la creazione di posti di lavoro. Non è un caso che nel 2019 siano crollate le richieste di rimozione delle app legate al gioco sullo store del colosso americano Apple – notizia recentissima – e che queste richieste anti-gioco provengano esclusivamente da stati come Cina e Russia, che non spiccano certo per la loro politica di rispetto dei diritti civili e liberali.

Un recente sondaggio condotto dall’American Gaming Association (AGA), afferma che i giocatori americani praticano un gioco responsabile e che l’88% degli adulti americani considera il gioco d’azzardo come una forma di intrattenimento accettabile, ma che gli americani hanno un’opinione positiva sul ruolo dell’industria considerata come “community partner”!
L’80% delle persone intervistate ritiene infatti che il settore contribuisca alla creazione di posti di lavoro e 6 americani su 10 credono che i casinò apportino contributi alle economie locali.

Tornando alla Germania, che a livello europeo è indubbiamente il contesto esemplare di stato forte, lungimirante, che punta al benessere sociale a alla crescita economica, è da tempo discussa una vasta riforma del mercato del gioco d’azzardo tedesco, che gli Stati federali avrebbero concordato con aperture a diverse tipologie di gioco con regole rigorose per la protezione dei giocatori e un limite all’importo mensile della spesa per il gioco.

Un approccio aperto e propositivo, in un paese dove certamente vige grandissima attenzione per i problemi sociali, eppure totalmente opposto a quello ipocrita del nostro paese, che vieta con una mano, ma raccoglie con l’altra, a scapito di imprese e occupazione.
Il problema è, chiaramente, culturale: in Italia vi è scarsa cultura del gioco sano, aggravata dalle distorsioni mediatiche sul settore. Quello su cui bisogna investire risorse ed energie è educare a giocare in modo responsabile e non insistere in dannose e anacronistiche politiche proibizionistiche che non aiutano i giocatori ma che bloccano l’industria del gioco che, come avviene in paesi più all’avanguardia rappresenta un volano per economia e crescita.

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